Modena, 21 gennaio 2020
Il prestigioso premio internazionale è stato assegnato ai ricercatori di Unimore per la medicina traslazionale. Premiata, oltre a loro, anche la ricercatrice americana Erin Schuman, direttrice del Max Planck Institute for Brain Research di Francoforte
La cerimonia di premiazione si terrà il 22 aprile a Ginevra, ma la notizia dell’assegnazione dei due premi, di 500.000 franchi svizzeri ciascuno, è stata data oggi.
La Fondazione Louis-Jeantet ha come obiettivo il progresso della medicina e la difesa dell’identità e del posto della ricerca biomedica europea nella competizione internazionale. Voluta da Louis Jeantet, uomo d’affari francese e svizzero d’adozione, e istituita in seguito alla sua scomparsa, l’istituzione scientifica ha sede a Ginevra (Svizzera) ed ha avviato la sua attività nel 1983.
La Fondazione destina ogni anno circa 3 milioni di franchi svizzeri, ripartiti tra progetti di ricerca europei e locali, per sostenere la ricerca biomedica. In ambito svizzero, la Fondazione sostiene lo sviluppo dell’insegnamento e della ricerca presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Ginevra ed incoraggia inoltre, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca, la cooperazione tra questa Facoltà e le grandi scuole e gli ospedali universitari della regione del Lago di Ginevra.
I Premi Louis-Jeantet sono assegnati ogni anno a ricercatori di spicco che svolgono la propria attività in uno dei paesi membri del Consiglio d’Europa.
Tra i più consistenti in Europa, i Premi Louis-Jeantet incoraggiano e sostengono l’eccellenza scientifica. Non sono destinati a ricompensare studi già ultimati, bensì a finanziare la prosecuzione di progetti di ricerca innovativi.
In medicina rigenerativa, le cellule staminali offrono prospettive molto promettenti per il trattamento e la prevenzione di malattie. Graziella Pellegrini e Michele De Luca hanno svolto un ruolo decisivo nello sviluppo di terapie basate su cellule staminali epiteliali, nonché nella loro combinazione con la terapia genica. Le loro scoperte nei campi della rigenerazione corneale e delle terapie di sostituzione della pelle hanno aiutato a curare centinaia di pazienti.
“Impiegheremo i fondi ottenuti grazie a questo premio per continuare le nostre ricerche sulle nuove terapie cellulari e geniche mirate alla ricostruzione di tessuti e organi irrimediabilmente danneggiati sia in pazienti con lesioni corneali sia per curare pazienti affetti da devastanti malattie genetiche della pelle” hanno dichiarato Graziella Pellegrini e Michele De Luca.
Da quando è stato indetto nel 1986 fino ad oggi, i Premi Louis-Jeantet sono stati attribuiti a 93 ricercatori: 27 in Gran Bretagna, 17 in Svizzera, 16 in Germania, 14 in Francia, 4 in Svezia e in Italia, 3 nei Paesi Bassi, 2 in Austria, 2 in Belgio, 2 in Finlandia, e 2 in Norvegia. Tra i 93 ricercatori premiati, 13 hanno successivamente ricevuto il Premio Nobel per la fisiologia o la medicina, o il Premio Nobel per la chimica.
“Il premio destinato ai colleghi Graziella Pellegrini e Michele De Luca conferma il valore internazionale delle loro ricerche – ha affermato il Magnifico Rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro – e l’importanza dei risultati scientifici raggiunti nella cura di malattie rare altrimenti senza rimedio. La decisione della Fondazione Louis-Jeantet ci riempie dunque di orgoglio e sostiene ulteriormente il nostro impegno a favore dell’attività del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, una vera e propria eccellenza mondiale nel campo della ricerca biomedica. A Graziella e Michele rivolgo i complimenti dell’Ateneo per questo ulteriore prestigioso riconoscimento”.