9 aprile 2015
Il 9 aprile 2016 Consiglio comunale di Modena ha premiato con La Bonissima il “Centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari” (CMR) e “Holostem terapie avanzate” nel corso della seduta di oggi, giovedì 9 aprile, per l’opera svolta nell’ambito della ricerca medico-scientifica sui farmaci a base di staminali che consentono, tra l’altro, la ricostruzione della cornea.
Alle 18.30 i lavori dell’Aula sono stati sospesi per la celebrazione, durante la quale il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio Francesca Maletti hanno consegnato la statuetta d’argento della Bonissima al direttore del CMR Michele De Luca insieme alla professoressa Graziella Pellegrini e la Bonissima di ceramica all’amministratore delegato di Holostem Andrea Chiesi. Presente anche il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Angelo Andrisano.
Dopo l’introduzione della presidente, che ha ringraziato gli ospiti e si è detta onorata per la loro presenza in Aula, è intervenuto il sindaco precisando che “il professor De Luca e la professoressa Pellegrini stanno ottenendo il vero premio con i successi raggiunti e non avrebbero bisogno di un nostro riconoscimento. Ci sembra giusto e doveroso, però – ha proseguito – che la città riconosca le sue eccellenze, ne vada orgogliosa e renda omaggio al lavoro e al merito di chi le dà lustro in Italia e nel mondo; al tempo stesso questo momento rappresenta un messaggio rivolto al futuro, di fiducia e speranza. Ringrazio il dottor Chiesi – ha aggiunto – perché l’apertura all’innovazione dell’Università e l’intervento della Chiesi Farmaceutici spa hanno permesso la nascita di una impresa in grado di trasferire sul mercato, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza per i pazienti e la salute pubblica, i risultati della ricerca di base e dei protocolli sperimentali di terapia cellulare e terapia genica”. Muzzarelli ha poi ricordato il professor Stefano Ferrari cui il centro è intitolato.
Anche De Luca ha ricordato Ferrari rimpiangendo di non essere riuscito a inaugurare il centro con lui: “Quando ci è stato consegnato – ha aggiunto – il Cmr era drammaticamente vuoto mentre oggi ospita più di 90 persone, di cui circa la metà sono ricercatori dell’Università e gli altri di Holostem. Per realizzare quest’opera sono stati fatti notevoli sforzi e superate numerose difficoltà e questo premio che ci arriva dall’istituzione e dalla città ci fa capire che il nostro lavoro è stato riconosciuto. Questo momento è un ulteriore stimolo per andare avanti”.
La professoressa Pellegrini ha sintetizzato il lavoro che ha portato a trattare la cecità mediante la medicina rigenerativa. “È un vero esempio di medicina personalizzata – ha detto – perché usiamo cellule provenienti dal corpo del paziente che sono accettate benissimo. É una terapia stabile che interrompe il ricorso ai farmaci e all’assistenza da parte dei pazienti, riducendo i costi sociali. Ed è – ha concluso la professoressa – una finestra sul futuro, perché con metodiche molto simili potremo gestire altre patologie”.
Chiesi ha sottolineato la combinazione di fattori che ha portato all’intervento della sua industria, arrivato quando l’Europa ha parificato questi prodotti, prima utilizzati solo a livello ospedaliero, ai farmaci. “Questo significa garantire qualità, riproducibilità e dimostrate che la terapia è sicura e ed efficace”, ha affermato. “In questo ambito abbiamo pensato di avere una parte di tecnologia e competenza da mettere a disposizione. Dopo sette anni mi sento di dire che ci siamo riusciti – ha concluso – abbiamo creato posti di lavoro che potranno crescere se riusciremo a commercializzare la terapia negli altri Paesi europei”.