18 gennaio 2014

Altro riconoscimento da parte della comunità scientifica al prof. Michele De Luca, Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha ricevuto dalla Giuria scientifica del Premio Galileo per la divulgazione scientifica, alle prese con la selezione della cinquina finalista, una “menzione speciale” insieme a Paolo Bianco, Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini.

Nella motivazione si legge “per aver difeso efficacemente e con competenza le ragioni della scienza contro lo corbellerie del metodo stamina. Tre scienziati e uno storico della scienza contro le opinioni gratuite, infondate e pericolose che tanto disorientamento hanno portato”.

La decisione di attribuire questo riconoscimento “speciale” è stato illustrato dal gionalista Armando Massarenti. “Abbiamo ritenuto – ha spiegato il gionalista – che nel contesto di un premio di divulgazione scientifica fosse utile menzionare scienziati che hanno saputo utilizzare gli strumenti di comunicazione di massa in modo efficace facendo emergere il pensiero rigoroso della ricerca e della prova, che caratterizza la scienza, contro opinioni infondate e che fanno leva esclusivamente sulle speranze umane illudendo persone sofferenti. Va anche detto che Galileo fu maestro di prosa scientifica riconosciuto da letterati quali Leopardi e Calvino. Ciò a dire che la scienza deve anche saper comunicare e i quattro menzionati hanno saputo utilizzare gli strumenti di comunicazione di massa in modo efficace portando un po’ di ordine sulla “confusione stamina”.

“Sono onorato – ha commentato il prof. Michele De Luca dell’Università di Modena e Reggio Emilia – per questa inaspettata menzione, che segue di poco il premio Public Service Award conferitomi dall’ISSCR, con Paolo Bianco ed Elena Cattaneo, per il nostro ruolo pubblico di difesa della scienza. Questi riconoscimenti, che ci ripagano della sofferenza di questi mesi, ci fanno capire come il lavoro fatto da noi tutti travalichi in realtà il e sia indispensabile per tutelare i pazienti dalle lusinghe dei millantatori di turno, che promettono cure miracolose senza nessun riscontro scientifico, soprattutto nel campo, relativamente nuovo e complesso, della medicina rigenerativa. Sono contento che anche a Gilberto Corbellini sia stato riconosciuto il ruolo fondamentale da lui svolto, come storico della medicina e studioso di bioetica e di epistemologia medica, nella difesa del metodo scientifico”.

Appresa la notizia il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo O. Andrisano si è immediatamente congratulato col prof. Michele De Luca, facendogli giungere le espressioni di stima di tutto l’Ateneo. “E’ motivo di fierezza per la nostra Università – ha detto il Rettore – poter contare su docenti validi e su ricercatori scrupolosi e prestigiosi, che con  la loro attività scientifica concorrono alla sua affermazione intenazionale e, soprattutto, ci distinguono come eccellenza. Quanto stanno facendo il prof. Michele De Luca, la prof. ssa Graziella Pellegrini e gli altri collaboratori impegnati nel Centro di Medicina Rigenerativa di Modena per trovare terapie appropriate a incurabili patologie è davvero notevole e merita tutta la nostra ammirazione. Ci auguriamo che i loro sforzi continuino ad essere sostenuti e continuino ad essere coronati da successo”.

Menzione speciale della giuria scientifica del Premio Galileo a Michele De Luca ed altri scienziati per aver efficacemente contestato, in nome della competenza e della onestà scientifica, l’ondata di ciarlataneria del caso Stamina.